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Anziani e non autosufficienza: per il Forum Terzo Settore Emilia Romagna urge innovare

Le parole di Alberani e la proposta di Isabella Conti di "contributo collettivo per un invecchiamento dignitoso".

Su anziani e non autosufficienza, in Emilia-Romagna "l'innovazione è urgente". Dunque, dice Alberto Alberani, portavoce del Forum del Terzo settore dell'Emilia-Romagna, è "molto stimolante l'intervento dell'assessora regionale Isabella Conti" che su 'Repubblica Bologna', parla di situazione "drammatica" per gli anziani non autosufficienti e lancia la proposta di un "contributo collettivo per un invecchiamento dignitoso". Ovvero, l'idea di chiedere, al compimento dei 65 anni, un contributo "modesto, e comunque estremamente inferiore rispetto a quanto spenderebbero se lasciati da soli, dai 200 ai 600 all'anno parametrati sull'Isee". Questo a fronte di una rete di servizi per loro a 360 gradi, sapendo che già ora le strutture per anziani non basteranno per tutti i non autosufficienti e che il loro numero è destinato ad aumentare nel tempo mentre altrettanto non faranno le risorse. Bisogna dunque "cambiare sistema". 

Conti, dice Alberani, tocca un "tema troppo spesso dimenticato ma ben presente in tantissime famiglie che cercano risposte molto spesso anche informali. Anche in Emilia-Romagna dove, nonostante un grande impegno della Regione nel continuare a finanziare un Fondo per la non autosufficienza, (intelligentemente voluto da Giovanni Bissoni e Vasco Errani), i bisogni aumentano. Un Fondo unico in Italia, finanziato con una piccola addizionale Irpef che in questi anni ha fornito importanti risposte grazie ai gestori dei servizi domiciliari, residenziali, semiresidenziali". Appunto, però, "nonostante un grande lavoro di squadra che vede da anni coinvolti Regione, Pubbliche amministrazioni, Terzo Settore, sindacati, eccetera, l'innovazione è urgente". Dunque Alberani apre alla discussione proposta da Conti. 
 
"Come Forum del Terzo Settore dell'Emilia-Romagna abbiamo da un anno attivato una proficua collaborazione con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna realizzando un progetto 'Dalla longevità alla non autosufficienza' che grazie a quattro seminari ha coinvolto diversi attori (Università, Fondazione, Funzionari della Pa, funzionari del Terzo settore) condividendo innovazioni e buone pratiche poi raccolte in una pubblicazione che sarà presentata in autunno", evidenzia il portavoce del Forum del Terzo settore.

"Nel frattempo, noi ci siamo, come le nostre reti aderenti, la rete dei caregiver, i volontari delle reti di ispirazione sindacale, le cooperative sociali molto attive all'interno del Forum, le Associazioni di familiari di persone con disabilità, eccetera. Disponibili a partecipare a un confronto quanto mai necessario e urgente con la consapevolezza che è necessario uscire dalle rigide autoreferenzialità che troppo spesso bloccano l'innovazione sociale e con lo sguardo rivolto ai bisogni delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie", conclude Alberani.

Data: 15 Maggio 2025 Emilia Romagna
  • Data: 15 Maggio 2025
  • Emilia Romagna

Le parole di Alberani e la proposta di Isabella Conti di "contributo collettivo per un invecchiamento dignitoso".

Su anziani e non autosufficienza, in Emilia-Romagna "l'innovazione è urgente". Dunque, dice Alberto Alberani, portavoce del Forum del Terzo settore dell'Emilia-Romagna, è "molto stimolante l'intervento dell'assessora regionale Isabella Conti" che su 'Repubblica Bologna', parla di situazione "drammatica" per gli anziani non autosufficienti e lancia la proposta di un "contributo collettivo per un invecchiamento dignitoso". Ovvero, l'idea di chiedere, al compimento dei 65 anni, un contributo "modesto, e comunque estremamente inferiore rispetto a quanto spenderebbero se lasciati da soli, dai 200 ai 600 all'anno parametrati sull'Isee". Questo a fronte di una rete di servizi per loro a 360 gradi, sapendo che già ora le strutture per anziani non basteranno per tutti i non autosufficienti e che il loro numero è destinato ad aumentare nel tempo mentre altrettanto non faranno le risorse. Bisogna dunque "cambiare sistema". 

Conti, dice Alberani, tocca un "tema troppo spesso dimenticato ma ben presente in tantissime famiglie che cercano risposte molto spesso anche informali. Anche in Emilia-Romagna dove, nonostante un grande impegno della Regione nel continuare a finanziare un Fondo per la non autosufficienza, (intelligentemente voluto da Giovanni Bissoni e Vasco Errani), i bisogni aumentano. Un Fondo unico in Italia, finanziato con una piccola addizionale Irpef che in questi anni ha fornito importanti risposte grazie ai gestori dei servizi domiciliari, residenziali, semiresidenziali". Appunto, però, "nonostante un grande lavoro di squadra che vede da anni coinvolti Regione, Pubbliche amministrazioni, Terzo Settore, sindacati, eccetera, l'innovazione è urgente". Dunque Alberani apre alla discussione proposta da Conti. 
 
"Come Forum del Terzo Settore dell'Emilia-Romagna abbiamo da un anno attivato una proficua collaborazione con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna realizzando un progetto 'Dalla longevità alla non autosufficienza' che grazie a quattro seminari ha coinvolto diversi attori (Università, Fondazione, Funzionari della Pa, funzionari del Terzo settore) condividendo innovazioni e buone pratiche poi raccolte in una pubblicazione che sarà presentata in autunno", evidenzia il portavoce del Forum del Terzo settore.

"Nel frattempo, noi ci siamo, come le nostre reti aderenti, la rete dei caregiver, i volontari delle reti di ispirazione sindacale, le cooperative sociali molto attive all'interno del Forum, le Associazioni di familiari di persone con disabilità, eccetera. Disponibili a partecipare a un confronto quanto mai necessario e urgente con la consapevolezza che è necessario uscire dalle rigide autoreferenzialità che troppo spesso bloccano l'innovazione sociale e con lo sguardo rivolto ai bisogni delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie", conclude Alberani.